Iraklio (Candia)

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Nella sua vita di 3.000 anni, Iraklio ha da mostrare una storia tempestosa, mentre la sua nominazione probabilmente deriva da Ideo Ercule, padre mitico dei giochi olimpici. Iraklio costituisce il più grande centro urbano di Creta e il centro economico dell’ isola. Inoltre, la città costituisce il centro mercantile e scientifico dell’ isola. Possiede uno stretegico posto geopolitico nell’ acquaio sud-est del Mediterraneo, collegando 3 continenti e civiltà diverse.

VEDUTE IMPORTANTI DELLA CITTA’

Museo Archeologico di Iraklio

Il nuovo museo archeologico di Iraklio, al centro della città, si considera di essere uno dei più importanti musei in Europa e il più importante universalmente per quanto riguarda le collezioni. Nelle sue sale si mostra la più antica civiltà europea, la minoica, mentre raccoglie anche collezioni da tutta la Creta, coprendo la storia dell’ isola per più di 5.500 anni. Nelle sale del museo si scoprono artefatti dai palazzi minoici, case, tombe e grotte.

Museo di Storia Naturale

Il museo di storia naturale opera sotto l’ Università di Creta. Nelle sue sale di esibizione mostra le singolarità dell’ ambiente cretese e mediterraneo.

Museo di Aghia Ekaterini del Sinai

Nella superstite chiesa del monastero e nella cappella di Aghii Deka c’è una collezione di opere rappresentative di arte bizantina e metabizantina. Tra loro ci sono quadro attrbuiti al pittore Aghelos, uno dei più famosi artisti del 15° secolo, o al suo ciclo. Inoltre, c’è l’ insieme dei 6 quadri di Michail Damaskinos che fanno parte delle opere più importanti della scuola cretese del 16° secolo. Nella collezione di Aghia Ekaterini, la 13a divisione bizantina e metabizantina della Creta ha incluso affreschi staccati dalla chiesa di Aghios Michail Arcaghelos in Preveliana Monofatsi, dalla chiesa di Panaghia in Patso Amario e da altri monumenti dell’ isola.

Museo Storico

Il Museo Storico di Creta presenta un’ immagine generale della storia cretese dai primi anni della cristianità a oggi. Il suo obiettivo iniziale era quello di raccogliere e conservare un prezioso materiale archeologico, etnografico e storico dal periodo medievale e moderna della storia di Creta.

Lotzia (Palazzo Comunale di Iraklio)

La Lotzia è un edificio elegantissimo, uno dei più belli monumenti che l’ architettura veneziana ha da mostrare in Creta. Fu costruito nel 1626-28 da Francesco Morosini e costituiva il centro della vita amministrativa e sociale della città dove i nobili, i magistrati e feudatari prendevano decisioni per questioni che riguardavano la vita finanziaria e commerciale del luogo. Parallelamente, funzionava anche come un posto di incontro e divertimento.

Kules

La fortezza veneziana domina all’ ingresso del porto veneziano in Iraklio. I veneziani la chiamavano “Castello a Mare”, ma oggi conserva la sua
nominazione turca, Kules che deriva da “Su Kulesi”. ‘E uno dei più familiari e favoriti monumenti della città e il simbolo di Iraklio.
Oggi la fortezza mira orgogliosa il mar cretese ricordandoci la grandezza del Handaka veneziano, mentre si circonda da leggende, le quali narrano che nelle sue sale interne, umide e buie i ribelli cretesi si sono tormentati orribilmente.

La Fontana dei Leoni

I Leoni in Iraklio è la piazza con la fontana Morosini, l’ artistica fonte veneziana con i 4 leoni, dalla bocca dei quali fuoriesce acqua. La fontana Morosini si trova nel centro di Iraklio, ma questa nominazione è sconosciuta agli abitanti e di solito si riferiscono a lei dicendo “Piazza dei Leoni” o “Leoni”. La fontana dei leoni è uno dai più importanti monumenti che i veneziani hanno dotano a Iraklio. Offri la soluzione al problema dell’ abbeveraggio della città e si dice che forniva i cittadini con 1.000 barili d’ acqua ogni giorno.

Basilica di Aghios Markos

La Basilica di Aghios Markos è uno più importanti edifici-monumenti veneziani in Iraklio. Oggi ospita la pinacotecca municipale della città. I veneziani
volendo stabilire la loro dominazione alla nuova colonia (Iraklio) ed esprimere la loro gratitudine e amore verso la loro patria, costruirono nel centro della città una chiesa dedicata al patrono di Venezia, San Marco. La basilica riuscì a sopravvivere dai terremoti che hanno tormentato Iraklio, soltanto con alcune riparazioni. Durante la dominazione turca fu riformata in moschea, la moschea Defterdar, dal pascià Defterdar Ahmet, cioè il tesoriere supremo. Demolendo il campanile della basilica, alzarono al suo posto un minareto, il quale dopo la liberazione dell’ isola si è demolito dagli abitanti di Iraklio cercando così di cancellare le memorie e i simboli spiacevoli dell’ occupazione turca.

Chiesa di Aghios Petros e Pavlos

La chiesa di Petros e Pavlos fu costruita nei primi anni della dominazione beneziana come il monastero dell’ Ordine Domenicano. Si tratta di uno dei più antichi monumenti di architettura dei Monaci cistercensi del 12° secolo tanto nell’ Europa che nella Grecia. L’ edificio ha subito danni dai terremoti dal 14 al 18° secolo. L’ architettura audace del monumento di grandi dimensioni con una lunghezza di 54 metri, larghezza di 15 metri e altezza di 12 metri della sua navata centrale, in combinazione con l’ assenza di contrafforti lungo la parete nord e sud, sembra che hanno contribuito al crollo dai terremoti.
Durante tutto il periodo veneziano sono sepolti politici e uomini intellettuali importanti di Candia. Con l’ arrivo della dominazione turca, Aghios Petros diventò moschea alla memoria del sultano Ibrahim, aggiungendo al angolo sud-ovest un minareto. La chiesa è stata recentemente restaurata.

Aghios Titos

La chiesa di Aghios Titos in Iraklio è uno dei monumenti più importanti al centro della città. Nel 961 Nikiforos Fokas mandò via gli arabi dalla Creta. Allora costruì la prima chiesa ortodossa di Aghios Titos per incentivare la cristiana fede e tradizione a Creta. Hanno portato il cranio di Aghios Titos alla nuova chiesa dove c’è fin oggi.
Durante l’ occupazione turca, la chiesa di Aghios Titos passò nelle mani del visir Fasil Ahmet Kiopruli, il quale la trasformò in moschea, nota con la nominazione “moschea Vesir”. Il grande terremoto del 1856 distrusse la chiesa integralmente e fu ricostruita nella sua forma attuale, come una moschea, dall’ architteto Athanasios Mussi. Progettò se stesso anche la chiesa ortodossa di Aghios Minas e le caserme in piazza Eleftheria. La moschea di Aghios Titos fu distrutta nel decennio di 1920, quando gli ultimi musulmani abbandonarono Iraklio con lo scambio di popolazione tra Grecia e Turchia. Oggi la chiesa opera sotto la dottrina ortodossa ed è dedicata al apostolo Titos, dopo la ristrutturazione nel 1925 dalla Chiesa di Creta.

Aghios Minas

L’ imponente chiesa di Aghios Minas, una delle più grandi in Grecia, fu fondata nel 1862 come espressione di gratitudine degli abitanti di Iraklio per la protezione offerta della citta da parte del santo. Si dice che un monaco indicò la posizione in cui è stato costruita dopo aver visto in un visione Santo Minas. L’ architetto della chiesa fu Athabasios Mussis da Epiro, il quale ha anche construito Aghios Titos e le caserme in piazza Eleftheria, l’ edificio che oggi ospita la Prefettura di Iraklio e le Corti. Aghios Minas è il santo patrono di Iraklio e la sua memoria viene celebrata il 11 novembre, giorno di vacanza a Iraklio.

VEDUTE IMPORTANTI DELLA PREFETTURA

Cnosso

Il palazzo di Cossos costituisce il simbolo monumentale della civiltà minoica e il principale sito di Cnosso, la città più importante durante l’ antichità, con vita consecutiva dagli anni neolitici fino al 5° secolo d.C. Costruita sulla collina di Kefala, con accesso facile al mare, ma anche all’ interno di Creta, era la sede del re Minosse. Le leggende affascinanti, quella del Minotauro e quella di Dedalo e Icaro, sono collegate con il palazzo di Cnosso.

Festo

Festo o più correttamente il palazzo minoico di Festo, nella pianura di Messara e il secondo, dopo Cnosso, più importante sito archeologico. Il palazzo rappresenta una città fiorente, Festo, sviluppata nella pianura fertile di Messara durante gli anni preistorici (6000 aC – 1° secolo aC), come confermano i reperti archeologici.
Secondo la mitologia in Festo regnò la dinastia di Radamanthi, figlio di Giove e fratello di Minosse. L’ aquisizioni di Festo si estendevano tra i promontori Lìthino e Mèlissa, mentre disponeva anche due porti forti, Matala e Kommos. Era una citta ricca e potente con le proprie monete.

Gortina

Anche Omero si riferisce a Gortina. La properità più grande la conosce dopo la conquista romana, quando divenne il capoluogo della provincia romana di Creta e poi cirenaica (Nord Africa). Durante il periodo d’ occupazione romana, Gortina era la città più grande e importante a Creta, con grande larghezza e prosperità, come testimoniano le rovine importanti di palazza maestosi e significativi che si sono trovati. Durante il periodo bizantino continuò ad essere il capoluogo di Creta fino al 828 d.C., quando gli arabi saraceni la conquistarono e distruggerono.

Museo di Etnologia cretese

Il museo si trova nel comune Timpaki (nel villaggio Vori) mira alla proiezione della tradizionale società cretese. Si mostrano 3000 importanti reperti storici provenienti da tutta l’ isola, unici come manufatti che non sono più prodotti. Le unità tematiche del museo sono: alimentazione, architettura, tessitura, abbigliamento, arte e commercio, trasporti, tradizione, organizzazione sociale, antropologia, religione, proprietà, guerra.

Museo “Nikos Kazantzakis”

Il museo di Nikos Kazantzakis, rende omaggio a questo grande uomo di spirito, allo scrittore, pensatore, filosofo, politico, viaggiatore Nikos Kazantzakis. Il museo si trova nella piazza centrale del villaggio storico Varvari, il cosidetto oggi Mirtià.
Il museo custodisce manoscritti e note dell’ autore, esemplari di corrispondenza con grandi pensatori, politici e scrittori del suo tempo, le prime edizioni delle sue opere in greco e in altre lingue, raro materiale fotografico, ricordi dai suoi viaggi, oggetti personali, bozzetti, costumi e attrezzatture da spettacoli teatrali in Grecia ma anche all’ estero, ritratti e sculture di sè stesso, decine di edizioni delle sue opere in lingue straniere.

Acquario “Thalassokosmos”

Il gruppo di “Thalassokosmos” è un parco unico per la ricerca, istruzione, cultura e divertimento, che mira a promuovere e diffondere la conoscenza dell’ ambiente marino, rivelando l’ unicità, gli organismi, gli ecosistemi e la bellezza del mondo mediterraneo. Comprende 32 vasche e 50 punti d’
osservazione, consentendo ai visitatori di vedere la vita e le abitudini delle creature marine, mentre teleamere speciali rivelano i punti nascosti delle vasche.

PELLEGRINAGGI IMPORTANTI DELLA PREFETTURA

Paliani

Si tratta del monastero più vecchio di Creta come indica il suo nome. L’ informazione più vecchia che c’è e si riferisce al monastero si data dal 669, un fatto che ci giuda alla conclusione che deve essere costruito durante il primo periodo bizantino. Si fu spopolato molte volte. Nel 1821 i turchi macellarono le monache, incendiarono la chiesa e rubarono gli oggetti sacri e altri oggetti ecclesiastici. L’ attuale chiesa a tre navate è dedicata a Panaghia, ad Aghios Panteleimonas e ai tre Gerarchi. Si trova vicina al villagio Vinerato e si tratta di un monastero femminile.

Gorgolaini

‘E situato ai piedi della montagna Psiloritis vicino al villaggio Kato Assites ed è dedicato ad Aghios Gheorgios e Nikolaos. Si tratta di un monastero maschile. La fisica posizione fortificata del monastero facilitava le assemblee  e insurrezioni rivoluzionarie seguendo così la fortuna dei altri monasteri improntati da catastrofi, massacri e saccheggi. Dal veneziano leone marmoreo del 1617 arrivamo alla conclusione che il monastero è stato costruito negli anni tardi della dominazione veneziana.

Aghios Panteleimonas

Si tratta di un monastero maschile che si trova vicino al villaggio Fòdele. Costruito negli anni tardi della dominazione veneziana ed è dedicato a Aghios Panteleimonas e Antonios. ‘E noto che il monastero partecipava alla liberazione, guidandolo alla devastazione, la distruzione e il saccheggio di tutto gli oggeti di valore a disposizione. Gli spazi del monastero servivano come un ospedale informale durante la rivoluzione del 1821. Figura leggendaria del monastero divenne il suo coraggioso abate, Neofitos Pediotis. ‘E dotato di immagini d’ arte eccezionale.

Savathiana
‘E un convento di suore. Il monastero antico di Aghios Savas si crede di aver dato il suo nome al monastero attuale. Si trova vicino e sopra il villaggio Rogdia. ‘E costruito negli ultimi anni della dominazione veneziana. Il suo abate era lo studioso famoso e grande maestro Maksimos Margunios. I monaci che hanno partecipato alla difesa del assediato Chandaka, furono macellati o furono trasportati come prigionieri a Costantinopoli. Nel monastero ci sono le tombe dei combattenti della famiglia Kokinidi.

Aghia Irini

Sopra la città di Krussonas si trova il convento di Aghia Irini che appartiene alla categoria dei monasteri vecchi, dato che un documento del 1671 riferisce ad esso. Onora il nome di Aghia Irini e Panaghia. Dopo il sanguinoso conflitto che avvenne nel burrone di Krussonas e 400 turchi morirono, la loro follia esplodè sul monastero e sui monaci che arrestarono e massacrarono. Da allora il monastero fu abbandonato e il suo campanello suona ininterrottamente dal 1944.

Epanosifis

Uno dei monasteri più grandi e ricchi di Creta è il monastero maschile di Epanosifis che si trova nella parte centrale della prefettura di Iraklio, vicino Metaksochori. Si stima che fu costruito nel 1600 circa. Una delle due navate del monastero è dedicato ad Aghios Gheorgios e l’ altra alla Trasfigurazione del Salvatore. Molte reliquie del monastero sono venduto con l’ aiuto del commissario Tombasis per l’ acquisizione di armi e il rinforzamento dei obiettivi della rivoluzione. Oggi il monastero disponne reliquie preziose e oggetto del culto divino.

Kudumàs

A pochi metri dalla spiaggia del mar Libico, si trova il monastero maschile dedicato all’ Assunzione di Panaghia. Dai primi anni della dominazione veneziana (14° secolo) esisteva il monastero Kudumas, però non sappiamo se era situata sul stesso posto con l’ attuale. Nel 1872, i fratelli Parthenios e Evmenios hanno restaurato di nuovo la chiesa. Si trova sopra il villaggio Sternes.

Apesanes

A un altopiano di Asterusies si trova il monastero maschile Apesanes. Secondo un’ opinione che si considera la più prevalente, il monastero fu fondato nel 1458. Certamente, come fondatori o rinnovatori si considerano i fratelli Papadopulos da Chandakas. Anche se c’ era un documento sulla protezione del monastero dai turchi, è stato violato e il monastero è stato consegnato al fuoco nel 1827 insieme a reliquie religiose. La rivoluzione del 1866-69 è venuta a completare il disastro precedente. ‘E dedicato ad Aghios Antonios.

Vrontissi

Alle pendici meridionali di Psiloritis vicino a Zarò si trova il monastero maschile che deve il suo nome a uno dei suoi fondatori con lo stesso nome. La sua fondazione risale al secondo periodo bizantino. La chiesa a due navate è dedicata ad Aghios Antonios a Apostolo Thomas. Nel monastero funzionava scuola di pittura e iconografia. Il monastero ospitava figure erudite e letterari e scrivani notevoli. A poca distanza si trova la chiesa del monastero Varsamoneros che dal 15° secolo fino al 17° era diventato un importante centro culturale e artistico di alto profilo e di largo accettazione.

Monastero di Varsamonero

Il tempio costituiva la chiesa del monastero che oggi è distrutto. Si tratta di uno dei monumenti più notevoli di Creta, non solo per la caratteristica architettura e del suo bello infisso cesellato, ma soprattutto per la splendida decorazione dei pareti. Si compone di due navate parallele, di cui la nord è dedicata a Panaghia Odighitria e il sud a Ioannis Prodromos, di un transetto che è dedicato ad Aghios Fanurios e di un nartece ad ovest. Le navate sono stati costruiti in epoche diverse. La più vecchia è quella nordica, perchè il monastero nei documento vecchi si riferisce come Chiesa della Madonna di Varsamonero. L’ aggiunta della navata meridionale con l’ arco di apertura, nel 1400, ha introdotto modificazioni alla decorazione della navata nordica, con l’ aggiunta di affreschi del 1407. La decorazione della navata meridionale è stata eseguita nel periodo fra 1407-1428. Il transetto fu costruito nel 1423 e decorato nel 1431 dal pittore cretese Konstantinos Irìkos.

Odighitria

Vicino al villaggio Sivas si trova il monastero Odighitria che ha la forma di una fortezza. Dagli affreschi della chiesa concludiamo che esisteva dal 14° secolo. Nel 1568 ha preso la sua forma attuale, come indica l’ iscrizione lapidea che si trova all’ ingresso centrale del tempio. Si collega con il periodo dell’ occupazione turca, dato che il monastero è stato il centro dei ribelli. L’ attività travolgente del monaco del monastero, Ioannis Markakis o Ksopateras, contro i turchi è fin oggi nota.

Kaliviani

Sulla strada principale che ci guida alla parte occidentale di Messarà vicino a Festo, si trova Kaliviani.Si tratta di un monastero con l’ orientamento più generale, dato che oltre al carico religioso, ha abbracciato anche questioni relative alla vita sociale e il suo miglioramento. Si presume che la prima chiesa che era dedicata a Theotoko, appartenga al secondo periodo bizantino come. La chiesa attuale a tre navate è costruita nel 1911.
Ci sono anche altri monasteri e ritiri come quello di Vianos, Aghios Antonios di Arvi, Spiliotissa, etc.

L’ISOLA CRETA

Creta è un luogo splendido, autosufficiente e una delle più popolari destinazioni turistiche della Grecia grazie al suo magnifico ambiente naturale e alla tradizionale ospitalità cretese. Certamente, non dobbiamo dimenticare la storia ricca che Creta ha, le sue spiagge bellissime e le 100 città antiche.

Canea

Canea è la seconda più grande citta di Creta e il capoluogo della prefettura omonima. Era importante città minoica ed si è identificata a Kidonia antica, dato che storicamente è dimostrato che è costruita sopra le sue rovine. La città è litorale e ha due aspetti. L’ uno è la città moderna con strade larghe, edifici e piazze belli e l’altro è la città antica con vicoli stretti, rimanenti della venetocrazia e il suo porto pittoresco. La città antica, intorno al porto pittoresco, è un monumento con edifici veneziani, turchi e neoclassici. Include il quartiere Top Hana (o Topanàs), ebraico, Sadrivani, Splagia o Plasa e Casteli che formano un complesso indiviso con vicoli stretti, case di due o tre piani, con balconi, porte e finestre di legno.

Retimno

Retimno è il capoluogo della prefettura che ha la stessa nominazione. La città è attraente, con una storia notabile, bellezza naturale e tradizioni viventi. La città vecchia conserva fin oggi il suo aspetto aristocratico con edifici del 16o secolo, di pietra, con porte arcate, vicoli stretti, resti degli anni bizantini, ellenistici e romani.
Un gran parte della città finisce alla fortezza “Forteza” e al vecchio porto Veneziano. Sulla piazza Martiron si trova la Porta Guora, l’unico pezzo della cinta veneziana che si salva. Le vedute più interessanti della città vecchia è la chiesa di Aghios Franghiskos con l’impressionante porta adornata, la chiesa della Kiria ton Aghelon, la moschea Nerantzes che oggi ospita il Conservatorio e il Hammam Turco.

Aghios Nikolaos

Aghios Nikolaos si trova alla baia più grande e naturale di Creta, la baia di Merabelu, che ha preso il suo nome grazie al panorama bello del mare che uno si può godere dalla città. La storia di Aghios Nikolaos è segnalata dal suo porto, dato che questo luogo fu scelto per la costruzione un porto importante per la Creta orientale. Durante l’ Enetocrazia, il porto di Aghios Nikolaos ospitava 25 galere, un numero abbastanza grande per quella epoca, e accontentava le esigenze di Creta orientale. Aghios Nikolaos e una città pittoresca che il lago unico, Vulismeni, che si lega con il mare via un canale, la adorna. Secondo la mitologia, in questo lago si lavavano i capelli le dee Artemide e Minerva. Gli antichi credevano che il lago non ha un fondo, mentre secondo un’ altra tradizione popolare, il lago si collega sottoterra con Santorini. Le immagini della città di Aghios Nikolaos si alternano continuamente: case con tetti di tegole, quartieri vecchi, chiese belle, ma anche ristoranti lussuosi, taverne e negozi si presentano alla vostra vista mentre passeggiate. Il porto pittoresco con i suoi caicchi ancorati e le due isolette al suo ingresso, attirano la vostra attenzione per mostrarvi il faro della città e la chiesa di Aghii Pantes. Ha due musei, l’ Archeologico e il Folcloristico.

Sitia

Sitia è una città che conserva gli elementi tradizionali, è costruita intorno alla baia di Sitia e si trova 70 chilometri lontano da Aghios Nikolaos. Anche qui la
storia della città è ricca, dato che nel periodo minoico il suo posto possedeva la città Itìa, porto della città antica Pressos e luogo di nascita del Misone, uno dei 7 saggi dell’ antichità. Durante l’ epoca bizantina era la sede dell’ episcopato. Più tardi, i veneziani costruirono la fortezza Kasarma nella parte est della città, la quale fu distrutta da un terremoto e dagli attacchi dei pirati. Sitia è il luogo di nascita di Vincenzo Cornaro, autore del poema “Erotokritos”. Oggi Sitia è una città moderna che ha tutto: aeroporto, caffetterie, ristoranti e bar, spiagge belle.

Categorie: ΛΙΜΑΝΙΑ

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